Questa è la storia di Paolo. È la storia dei suoi amori, delle sue lacerazioni, della sua attrazione devastante per una donna. Una donna soltanto per lui, che pure è abituato a vederne molte attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. È la storia delle sue fughe da luoghi che non riconosce più come familiari o più semplicemente da se stesso, alla continua e disperata ricerca di un nuovo io. Ma questa è anche la storia di Nicole. Una donna capace di provocare ferite, di annientare e di distruggere, con mani e dita perfette, la vita dell’uomo il cui destino si è incrociato col suo. Oppure è la storia di Martina, Franziska, Monica, Giulia, donne diverse nei colori e nei pensieri, capaci tuttavia di formule comuni, di sofferenze e di gioie comuni ed anche di percorrere strade tutt’altro che comuni.
Ma soprattutto questa è la storia di un amore. E a fare da cornice a questi mondi interiori e alle mille sfumature dei sentimenti, ci sono i tanti letti sfatti, gli autobus su cui salire e da cui non voler più scendere, la melma stantia radicata negli anni, le province del cervello, le poltrone “gangliche”, la macchina fotografica con cui fermare il tempo o il mondo tutto.
Polimero
Autore: Riccardo Mari
ISBN: 9788897160274
Pagine: 156
Data di pubblicazione: Dicembre 2017Riccardo Mari
Il sesto giorno, del settimo mese, dell’anno 1964. Il sesto giorno, vale a dire un giorno prima che il Signore si riposasse, nacqui. Eccomi lì, in fasce, in un ospedale di Milano a urlare come ogni altro bambino, o almeno credo.
Niente asilo, elementari da dieci, medie da sei, liceo scientifico paludoso e incompleto. Scuola del Fumetto indirizzo Illustrazione, Accademia di musica moderna, chitarra, arrangiamento per orchestra e tromba.
Musicista jazz senza un soldo e ogni tipo di lavoro per un soldo.
Pittura, musica, fotografia, un magazzino di immagini e suoni e naturalmente parole: libri, libri e ancora libri. Qualche anno fa, dopo svariati tentativi persi nel tempo e arenatisi all’incipit, una tutt’altro che vincente sequenza di eventi mi ha lanciato in uno sconfortante deliquio, autolesionista e per fortuna creativamente coraggioso, che ha amorevolmente innaffiato la stesura del mio primo romanzo.
Da lì il mio mondo ha cambiato panorama trasferendosi nel Chianti, dove continuo a scrivere, oltre a svolgere il mio lavoro di fotografo e mille altre cose. Futuro incerto, come quello di tutti.